Palestina

Questa piattaforma a cura dell’Institute for Palestine Studies (IPS) offre accesso gratuito e completo alla cronologia della Palestina. Dall’inizio dell’invasione israeliana del Libano nel giugno 1982, l’IPS ha raccontato quotidianamente gli eventi politici e militari riguardanti la questione palestinese. Questi rapporti  quotidiani si basano su fonti palestinesi, arabe, israeliane e internazionali. L'IPS, fondato a Beirur nel 1963 è il più antico istituto al mondo dedicato esclusivamente alla documentazione, alla ricerca, all'analisi e alla pubblicazione sulla questione  palestinese e sul conflitto arabo-israeliano.  L'IPS è considerato, in particolare nel mondo arabo la principale fonte di informazioni e analisi accurate sulla questione palestinese e sul conflitto arabo-israeliano, e come un modello di organizzazione istituzionale e indipendenza.

L'Archivio di storia orale palestinese è una raccolta che contiene più di 1.000 ore di testimonianze dei palestinesi di prima generazione e di altre comunità palestinesi in Libano. Il progetto si pone l’obiettivo di digitalizzare, indicizzare, catalogare, conservare e fornire l'accesso al materiale attraverso la creazione di una piattaforma digitale all'avanguardia. Inoltre, mira ad espandere e includere ulteriori raccolte di storia orale che documentano vari aspetti dell'esperienza palestinese in Libano e nella regione. Il progetto di American University in Beirut è stato completato in collaborazione con le biblioteche AUB, l’Archivio della Nakba e l’Arab Resource Center for Popular Arts (AL-JANA).

Le forze israeliane hanno deliberatamente preso di mira e cancellato le fondamenta della vita culturale a Gaza. Siti antichi, monumenti religiosi, archivi personali e spazi comunitari integrali allo stile di vita palestinese sono stati bombardati fino a ridurli in macerie. Dal 7 ottobre 2023 al 6 ottobre 2024 almeno 41.870* palestinesi sono stati uccisi a Gaza, lasciando dietro di sé una profonda perdita di eredità e memoria.

Oltre 200 anni di vita palestinese ritratti attraverso fotografie, documenti, lettere, diari, pubblicazioni e registrazioni audio e video.

Nella primavera del 2003, PalestineRemembered.com ha lanciato il progetto di storia orale di al-Nakba. Ad oggi ha condotto almeno 800 interviste, coprendo 320 città e contenenti oltre 4.000 ore di registrazione. 

L’Archivio della Nakba è impegnato a sostenere la produzione di conoscenza storica dal basso, da e per le comunità palestinesi che vivono in Libano. Il progetto è stato finanziato dal Local Engagement Refugee Research Network e dal Social Sciences and Humanities Research Council.    

Esplora, cerca e scarica mappe storiche e dati spaziali sulla Palestina

Più di 400 villaggi palestinesi furono distrutti o spopolati durante la guerra del 1948. L’intento del progetto è di utilizzare strumenti di documentazione innovativi per presentare la storia palestinese in un modo più coinvolgente e accattivante. Lo scopo del progetto è ricostruire virtualmente quei villaggi utilizzando software di modellazione 3D e rendering in tempo reale, riconfigurando la struttura spaziale. Il prodotto finale del processo fornisce una visita virtuale ai villaggi palestinesi. 

Adalah ("Giustizia" in arabo) è un'organizzazione indipendente per i diritti umani e un centro legale. È stata fondata nel novembre 1996 come progetto congiunto di due importanti ONG arabe: la Galilee Society e l'Associazione araba per i diritti umani (HRA), ed è diventata una ONG indipendente nel 1997. Adalah promuovere i diritti umani in Israele in generale e i diritti della minoranza palestinese, i cittadini israeliani, in particolare (circa 1,5 milioni di persone, ovvero il 20% della popolazione). Questo lavoro include anche la promozione e la difesa dei diritti umani di tutti gli individui soggetti alla giurisdizione dello Stato di Israele (ad esempio i residenti palestinesi dei territori occupati). Adalah è il primo centro legale gestito da arabi palestinesi in Israele e l’unica organizzazione palestinese che opera davanti ai tribunali israeliani per proteggere i diritti umani dei palestinesi in Israele e nei territori occupati.

In questo sito sono raccolti i documenti e i report redatti dal Relatore speciale,  un esperto indipendente, nominato dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite per seguire e riferire sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati.  Attualmente il Relatore speciale è Francesca Albanese. Tutti i documenti e i report sono scaricabili in sei lingue: arabo, ebraico, inglese, francese, russo e spagnolo.

Un ebook open access a cura de Lo Spiegone, un gruppo di giornalisti che si occupano di temi internazionali e di attualità. Negli ultimi anni, ci sono state importanti quanto drammatiche evoluzioni della questione palestinese, in particolare su due fronti. Da un lato, la deriva sempre più autoritaria nella politica israeliana, guidata da Benjamin Netanyahu. Dall’altro, la progressiva normalizzazione tra lo Stato di Israele e alcuni Paesi arabi. Nel frattempo, le condizioni delle comunità palestinesi, in primis nella striscia di Gaza, sono evidentemente peggiorate, esacerbando una crisi umanitaria in atto da decenni. Il volume raccoglie queste teamatiche in una panoramica unitaria, nel tentativo di fornire una “cassetta degli attrezzi” sempre valida per comprendere lo stato di conflitto permanente nella regione.

Zeitun in arabo significa ulivo. In tutte le culture mediterranee questa pianta ha una valenza particolare, sia dal punto di vista alimentare che simbolico. Nel caso della Palestina l’espulsione della popolazione nativa prima e l’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza poi hanno attribuito all’ulivo un ulteriore significato: la resistenza di un intero popolo, la caparbia volontà di continuare ad esistere nonostante tutto. L’albero contorto, rugoso come le mani di chi lo coltiva, ha resistito per secoli ad ogni avversità e ha continuato a donare i suoi frutti ai coltivatori palestinesi che se ne prendono cura. Per questo dal 1967 fino al 2013 l’esercito ed i coloni israeliani ne hanno sradicati più di 800.000, con lo scopo di togliere ai contadini il principale mezzo di sostentamento ed obbligarli ad andarsene. Non ci sono riusciti e non ci riusciranno. Se la lotta dei palestinesi e la solidarietà internazionale saranno in grado di impedirlo, gli ulivi continueranno a crescere su quella terra. Per onorare la capacità di non piegarsi, dell’ulivo e dei palestinesi, abbiamo scelto questo nome per il gruppo che anima questo sito.

ELSC - European Legal Support Center è la prima e unica organizzazione indipendente che difende e rafforza il movimento di solidarietà con la Palestina in Europa attraverso mezzi legali. Fornisce consulenza legale gratuita e assistenza ad associazioni, ONG per i diritti umani, gruppi e individui che difendono i diritti dei palestinesi in Europa e nel Regno Unito. L’ELSC interviene per porre fine alle restrizioni arbitrarie e alla criminalizzazione. Sviluppa inoltre strumenti legali e si impegna in contenziosi strategici per sostenere la difesa e le campagne della società civile. Il Centro è stato istituito nel gennaio 2019 come iniziativa congiunta di giuristi europei, della rete della società civile palestinese PNGO e della ONG olandese The Rights Forum. Al fine di fornire un supporto legale efficace, l’ELSC combina monitoraggio, strategie difensive, contenzioso d’impatto, formazione e patrocinio.

Cosa dicono antropologia e storia sulla questione Gaza? Nicola Perugini e Maria Chiara Rioli esplorano le complesse questioni relative alla storia contemporanea di Gaza, approfondendo tematiche come il colonialismo di insediamento e gli usi del diritto internazionale attraverso una lente antropologica e storica. Head-Phones è un podcast del Laboratorio di Etno-Antropologia dell'Università di Modena e Reggio Emilia che mira ad aprire uno spazio di confronto tra antropologia, scienze sociali e altri saperi con uno sguardo laterale, specifico e dialogico.  

La casa editrice internazionale Nero ha invitato diversi scrittori a redigere alcuni brevi testi in solidarietà con la Palestina, terra occupata e ferita.

Wafa è l'agenzia di stampa ufficiale dell'Autorità nazionale palestinese (ANP). Wafa fornisce notizie quotidiane dai territori palestinesi, da Israele e dal Medio Oriente ed è disponibile in inglese, arabo, francese ed ebraico.

+972 Magazine è una rivista indipendente, online e senza scopo di lucro, gestita da un gruppo di giornalisti palestinesi e israeliani. Fondata nel 2010, la missione della rivista è quella di fornire reportage, analisi e opinioni approfondite da Israele e Palestina. Il nome del sito deriva dal prefisso telefonico che può essere usato per chiamare in Israele-Palestina. I valori fondamentali della rivista sono l'impegno per l'equità, la giustizia e la libertà di informazione. La redazione crede  in un giornalismo accurato e corretto che metta in luce le persone e le comunità che lavorano per opporsi all'occupazione e all'apartheid e che mostri prospettive spesso trascurate o emarginate nelle narrazioni tradizionali. +972 Magazine non rappresenta alcuna organizzazione, partito politico o programma esterno. Sul sito vengono pubblicate un'ampia varietà di opinioni che non rappresentano necessariamente le opinioni della redazione di +972.  

Una rete di bibliotecar*, archivist* e operator* dell'informazione autodefinitisi solidali con la lotta palestinese per l'autodeterminazione. Raccoglie informazioni, promuove campagne, pubblica report, tra cui quello sui ‘Danni ad archivi, biblioteche e musei a Gaza, ottobre 2023-gennaio 2024’

La Palestina è oggetto di più di un secolo di narrazioni coloniali sostenute da imperi imperiali, che sostengono il brutale sistema di colonialismo israeliano e apartheid che vediamo oggi. Sebbene i fatti di base e le cause profonde della lotta palestinese siano ben documentati, vengono spesso negati o oscurati da coloro che proteggono Israele dalla responsabilità. Il lavoro narrativo riguarda la creazione di spazi per elevare le aspirazioni di liberazione e raggiungere le persone che vogliono approfondire la loro comprensione e azione in collaborazione con il popolo palestinese. visualizingpalestine.org crea interventi narrativi che trasmettono l'urgente e l'attuabile: storie di lotta, solidarietà, sumud (fermezza) e ispirazione. visualizingpalestine.org è un progetto non-profit dedicato all'uso di dati e ricerche per comunicare visivamente le esperienze palestinesi e provocare un cambiamento narrativo. Immaginano la liberazione per i palestinesi in un mondo libero dall'oppressione.

A causa dell'estrema densità di popolazione e dell'area edificata, il territorio di Gaza (365 km2) ha sperimentato un livello eccezionale di distruzione dopo l'attacco e la presa di ostaggi da parte di Hamas nell'ottobre 2023. A seguito del bombardamento metodico di Gaza da parte degli israeliani e delle operazioni di terra, il numero delle vittime - uccise, ferite e colpite - continua ad aumentare e il patrimonio architettonico e storico è stato parzialmente o totalmente demolito. Gaza, terra di storia, di siti ellenistici, romani, islamici e ottomani, viene ora distrutta. In qualità di storici, archeologi, politologi, geografi, sociologi e specialisti dei conflitti e delle tracce della guerra, abbiamo ritenuto urgente utilizzare le nostre competenze per redigere un inventario di questa distruzione.  Ma più che un elenco di nomi di siti, questo è un promemoria di quanto sia essenziale la conservazione di questo patrimonio per il futuro della Palestina. Questa mappa illustra una valutazione completa, basata sulle immagini satellitari, dei danni e della distruzione delle strutture nell'area di interesse della Striscia di Gaza, nei Territori Palestinesi Occupati. Si tratta di un'analisi preliminare che non è ancora stata convalidata sul campo.