mostra a cura di Medici con l’Africa Cuamm
Impossibile sarà infatti continuare ad ignorare delle realtà tanto incredibili quanto sconosciute.
Lunedì 1 luglio h 17 inaugurazione della mostra Sguardi Capovolti. Quando l’incontro rovescia i punti di vista.
h 17.30 presentazione del libro Africa andata e ritorno con testimonianze di volontari del territorio rientrati da esperienze sul campo in Africa. Intervengono Laura Anile e Alberto Battistini di Cuamm in dialogo con Cristina Ercolessi - Università di Napoli L’Orientale e Comitato scientifico di Biblioteca Amilcar Cabral.
La mostra sarà allestita presso la Biblioteca Amilcar Cabral dal 1 al 19 luglio 2024, visitabile in orario d’apertura della biblioteca: lunedì 14-19, dal martedì al venerdì 9-14.
Sguardi Capovolti a cura di Medici con l’Africa Cuamm è stata ideata e allestita per la prima volta a Reggio Emilia per prendere parte alla rassegna internazionale Fotografie Europea edizione 2019.
La mostra racconta un viaggio di scoperta e cambiamento che, anche in presenza di un ritorno, in realtà prosegue. I temi sono quelli del viaggio di scoperta, dell’inserimento in una nuova realtà, dello stringersi di nuovi legami, della presa di coscienza di quanto siamo uguali pur nelle diversità e vicini nella distanza.
Gli osservatori più acuti di tutto questo sono i bambini che si fanno autorevolmente spazio all’interno della selezione di immagini superando con la forza del sorriso e l’universalità del gioco gli spiazzamenti degli adulti.
Caratterizzata da una struttura leggera, la mostra è composta da diversi pannelli che riproducono le fotografie dell’Archivio Storico di Medici con l’Africa Cuamm e cartelli-citazione con frasi tratte dalla corrispondenza degli operatori del Cuamm e da altra documentazione d’archivio a partire dagli anni ’50 fino ai giorni nostri.
La mostra propone un singolare album fotografico dove compaiono nuovi amici, singolari vicini, compagni di scuola, padri della patria, strani animali da cortile, momenti di gioco, di festa e di riflessione.
I cartelli accanto alle immagini e le brevi didascalie che accompagnano le foto, descrivono la scoperta, lo spiazzamento e l’instaurarsi di relazioni adulte e bambine con nuovi mondi lontani a sud del Sahara.