L’area verde, di poco superiore all’ettaro, è inserita al centro del Villaggio CEP Barca, davanti al lungo edificio porticato noto come “il treno”. In origine destinata a ospitare la piazza del quartiere, realizzato a partire dalla fine degli anni ‘50 su progetto di Giuseppe Vaccaro, si è invece conservata per decenni come una grande superficie erbosa, punteggiata da gruppi di alberi. Pur mantenendo la sua destinazione a verde, nel 1997 ha parzialmente recuperato la funzione originaria attraverso la costruzione del percorso pavimentato che si allarga a formare una sorta di ansa in cui si riconoscono tre piccole “isole”: un intervento ispirato alla vicinanza del fiume Reno, che è all’origine del nome della località (per secoli, fino all’ultimo dopoguerra, nella zona era in funzione un traghetto verso Casteldebole). Nell’occasione il giardino è stato anche notevolmente arricchito di specie arboree e arbustive, in prevalenza autoctone. Su un lato del prato centrale spicca un busto in bronzo di papa Giovanni XXIII, opera di Valerio Cattoli (1991), collocato per volontà dei cittadini.
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- Silvio Cassarà, Giuseppe Vaccaro e l'ora del moderno, in: Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri, Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 238-249
- Dal Ghisello ai Prati di Caprara. Appunti fotografici per un libro sul quartiere Reno, Bologna, Centri sociali Barca e Santa Viola del quartiere Reno, 1996
- Giuseppe Vaccaro. Architetture per Bologna, a cura di Maristella Casciato, Giuliano Gresleri, Bologna, Compositori, 2006
- M. Angela Neri, Giovenale Ratini, Storie di un quartiere senza storia, Bologna, Comune di Bologna, Quartiere Reno, 1993