Siamo giunti a Roma e agli anni di quell’esperimento rivoluzionario che fu la Repubblica romana, ritenuto da Evangelisti «un evento fondamentale, per non dire fondativo, del percorso verso l’unità nazionale» (V. Evangelisti, La verità su Babette di Interlaken, vergine comunista, in Id., Controinsurrezione, p. 81-86: 81-82).
Dal 1846 “regna” sulla città Pio IX, l’ultimo papa-re: morirà nel 1878, ben dopo la presa della città da parte del Regno d’Italia. L’Archiginnasio ha da poco realizzato una mostra online - che ha avuto anche una sua versione “fisica” intitolata “Il ratto del fanciullo”. Il caso Mortara e la Bologna pintificia nei documenti dell’Archiginnasio dal 22 maggio al 1° luglio 2023 - in cui si ricostruisce un caso che vide protagonista questo papa, il “rapimento” del piccolo Edgardo Mortara, sottratto alla famiglia dalla Chiesa nel 1858 perché battezzato “clandestinamente” da una domestica. Il caso è recentemente tornato alla ribalta grazie all’uscita del film Rapito di Marco Bellocchio.
Nella mostra Il caso Mortara gli eventi vengono raccontati attraverso documenti librari, archivistici e iconografici conservati in Archiginnasio, mettendo in luce come l’eco suscitata dall’episodio a livello mondiale fu in gran parte dovuta proprio alla particolare congiuntura politica in cui si verificò. Sono infatti gli anni in cui hanno luogo eventi decisivi per l’unita d’Italia e la fine del potere temporale dei papi.