Il presente regolamento (qui consultabile a una migliore risoluzione) mostra, attraverso la severità delle disposizioni impartite, il timore che le autorità avevano di osterie e altri locali di ritrovo, possibili fucine di sedizioni popolari e quindi costantemente tenute sotto osservazione. In particolare si noti, al punto 20, che osterie e bettole non potevano aumentare di numero. Sono inoltre presenti numerose indicazioni sulla conformazione dei locali, che non potevano avere luoghi “nascosti” e sotterranei, difficili da sorvegliare. A leggere i romanzi di Evangelisti, pieni di osterie con stanze separate e sottratte allo sguardo delle forze di polizia, viene da pensare che questi regolamenti venivano spesso aggirati nella pratica quotidiana.
[G. Bedini], Regolamento per gli esercizi soggetti a licenza della polizia, Bologna, tip. alla Volpe, [1851?].
Collocazione: 17-CIV.POL. ECONOMIA. G 03, 039