Collezione Mizzau-Contento

Nel 2013 la Biblioteca Cabral ha ricevuto una donazione gratuita di circa 80 oggetti di arte africana da parte della famiglia di Giorgio Mizzau e di Silvana Contento.
Gli oggetti raccolti da Giorgio Mizzau nel corso delle sue ricerche in Africa subsahariana - maschere di legno, statuette in legno, arnesi agricoli e da pesca in legno e metallo, un pugnale, un'ascia, oggetti vari in legno, gioielli e amuleti in cuoio, cesti in vimini - fanno parte della cultura materiale e simbolica dell’Africa Occidentale. Alcuni - un amuleto Tuareg, una maschera Bwa e una Kurumba (Burkina Faso) e una maschera Igbo (Nigeria) - sono di una certa importanza storica. Gli altri hanno valenze più o meno importanti a livello etnografico, ma sono tutti degni di conservazione e presentazione al pubblico.

La Collezione è parte del Progetto ETNO (Progetto di rilevamento e valorizzazione del patrimonio culturale extraeuropeo presente in Emilia-Romagna) ed è oggetto di una convenzione siglata fra IBC, Accademia di Belle Arti e Biblioteca Amilcar Cabral che vede la collaborazione di questi istituti per un complessivo progetto di conoscibilità, conservazione e valorizzazione, fino all’esposizione al pubblico, di una collezione “inedita” di oggetti di cultura materiale e simbolica africana.


Attività di valorizzazione e conservazione

Dal 2016 la biblioteca coordina diverse attività di valorizzazione della collezione:


Documenti


Note biografiche

Giorgio Mizzau Laureatosi nel 1962 in Economia dello Sviluppo col Professor Beniamino Andreatta, di cui fu uno dei primi studenti bolognesi, ha condotto ricerche dapprima in paesi dell’Est europeo e in Yemen, per dedicarsi poi all’Africa sub-sahariana, lavorando in particolare in Senegal e Niger e concentrando la sua attenzione sulle società rurali, sulle strutture e le dinamiche dei sistemi di proprietà, possesso e conduzione della terra, sul mondo contadino nel quadro della transizione dal colonialismo alle indipendenze. È stato ricercatore e docente di studi africani alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Alma Mater fino alla sua prematura scomparsa. Nel corso delle sue ricerche, svolte prevalentemente nei territori saheliani dell’Africa occidentale, Giorgio Mizzau ha proposto approcci metodologici che hanno permesso di far avanzare categorie analitiche, argomenti teorici e modi discorsivi che hanno contribuito significativamente all'interpretazione di realtà africane, tutte coinvolte per ragioni storiche, politiche, economiche e demografiche, in processi di rapido e traumatico cambiamento.Fra i suoi numerosi lavori ricordiamo La terra degli antenati: il regime fondiario tradizionale dei coltivatori africani (FrancoAngeli, 1988), quadro comparativo dei sistemi tradizionali di possesso e gestione della terra in Africa. Questo lavoro, ancora oggi attuale per la profondità dell’analisi delle società contadine, ha contribuito ad arricchire la teoria e la storiografia sulla questione della terra con una profonda e analitica attenzione empirica alla ricerca sul terreno. Nel corso delle sue ricerche questo ha significato anche la raccolta di reperti delle culture materiali, un patrimonio che potrà rimanere come documento di come si è formata e evoluta la conoscenza dell’Africa nella nostra città.


Silvana Contento è stata ricercatrice e dal 1998 Professore Associato presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Bologna dove ha tenuto numerosi insegnamenti, tra i quali "Processi e disturbi dell'apprendimento", nel corso di Laurea Magistrale in Psicologia Cognitiva Applicata, di cui è stata Presidente dal 2008. Ha assunto numerosi ruoli istituzionali, tra cui Membro del Collegio docenti della Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute, responsabile scientifico della Biblioteca del Dipartimento di Psicologia, oggi a lei intitolata, Presidente della Commissione Esteri della Facoltà e delegato Erasmus/Socrates e Leonardo per la Facoltà. I primi interessi di ricerca si sono rivolti ai processi cognitivi in relazione al linguaggio e alla comunicazione, con particolare riferimento alla gestualità coverbale. Pioniera in Italia degli studi sul bilinguismo, ha pubblicato Crescere nel bilinguismo (Carocci, 2010) e le Prove BABIL (Giunti-OS, 2013), i primi test volti alla valutazione del profilo di bilinguismo per bambini della scuola primaria. È stata responsabile del LADA (Laboratorio per l'Assessment dei Disturbi dell'Apprendimento) del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bologna. Nell’ambito degli studi sui Disturbi Specifici di Apprendimento ha pubblicato diversi contributi, con particolare riferimento ai correlati emotivo-relazionali e motori.Dal 17 luglio 2007 è stata presidente dell'Istituzione Gian Franco Minguzzi della Provincia di Bologna. Nel corso del suo mandato ha seguito particolarmente la promozione del profilo scientifico della Biblioteca e degli archivi psichiatrici conservati presso l'Istituzione. In collaborazione con l'Università di Bologna e con l'Associazione di volontariato "Psicologi per i popoli" ha ideato e realizzato due edizioni del Corso di Alta Formazione "L'intervento psicologico nelle emergenze e negli eventi critici". Dal 2004 al 2012 ha fatto parte del Comitato scientifico del Centro/Biblioteca Amilcar Cabral.