César Brie. Re Lear è morto a Mosca

2 marzo 2024, 21:00 @ Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno
Piazza del Popolo, 1 40033 Casalecchio di Reno

Teatro comunale Laura Betti | stagione multidisciplinare 2023-24

 

sabato 2 marzo, ore 21

César Brie
Re Lear è morto a Mosca

Regia  César Brie
Drammaturgia César Brie, Leonardo Ceccanti
con la collaborazione degli attori che hanno proposto scene, testi, danze e immagini.
Attori creatori  Altea Bonatesta, César Brie, Alessandro Treccani, Leonardo Ceccanti, Eugeniu Cornitel, Davide De Togni, Anna Vittoria Ferri, Tommaso Pioli, Annalesi Secco
Consulenza storica e drammaturgia  Antonio Attisani
Maestra di danze e lavoro corporale  Vera Dalla Pasqua
Scenografia e costumi  Giada Fornaciari, Marisa Bello, L’ensemble
Luci  César Brie e l’ensemble
Musica  Tradizionale yiddish, Pablo Brie
Organizzazione  Rossella Tansini

Questo lavoro racconta la storia di Solomon Michoels e Veniamin Zuskin, due attori e registi ebrei russi assassinati da Stalin.

Uno dei più grandi teatri del Novecento, il Teatro Ebraico di Mosca (Goset), è quasi sconosciuto al mondo intero. Il suo fondatore, il regista Aleksandr Granovskij, e Marc Chagall, il pittore e scenografo che gli ha dato un’impronta decisiva, si sono salvati rifugiandosi in Francia, mentre i due straordinari attori-autori protagonisti di tutte le creazioni del Goset dai primi anni venti sono stati assassinati: Solomon Michoels per ordine diretto di Stalin in un finto incidente stradale e Veniamin Zuskin dalla polizia politica che lo ha rapito nell’ospedale in cui era ricoverato, poi interrogato, torturato e processato segretamente, e dopo quattro anni, nell’agosto del 1952, fucilato. Tutte le carte di Zuskin furono bruciate dalla polizia politica, mentre i materiali del teatro dovevano essere distrutti in un finto incendio, ma furono in parte salvati da qualcuno che per questo rischiò la vita, e in parte recuperati tra i resti dell’incendio.

La figlia di Michoels, Natalia, e la figlia di Zuskin, Ala, hanno scritto due libri straordinari sulla vicenda dei loro padri, libri che sono la principale fonte di ispirazione del nostro lavoro.

Lear è morto a Mosca è uno spettacolo che ripercorre la loro carriera a partire dall’ipocrita funerale di Stato accordato a Michoels, un Miserere durante il quale l’incontro con Zuskin rievoca l’inizio della loro collaborazione, per finire con un Gloria che li vede nei panni del Lear e del Fool, circondati da tutti gli attori del Goset.

Lo spettacolo ha il suo filo rosso nell’allestimento del Re Lear, uno dei pochi testi di Shakespeare allora permessi dal regime staliniano. Durante il montaggio di questo memorabile spettacolo i due, non di rado in disaccordo tra loro, affrontano tutti i temi che hanno costellato la vita del Goset, dai rapporti con il potere alla definizione di una nuova arte dell’attore, dall’ebraismo e la lingua yiddish all’assillante imperativo del “realismo socialista”, dai rapporti amorosi alla vita quotidiana delle famiglie, dal contrasto tra comunismo e fascismo al bisogno di creare spettacoli critici, divertenti e non censurabili.

Nel 1935, il sommo regista inglese Gordon Craig assistette al loro Re Lear in yiddish e ne rimase folgorato. Tornò a vederlo praticamente ogni sera della propria permanenza a Mosca e scrisse a Michoels lettere piene di ammirazione e commozione nelle quali dichiarava di essere stato spettatore del teatro che aveva sempre sognato di fare. Il Goset creò diversi spettacoli memorabili prima e dopo il Re Lear, spettacoli rievocati nella nostra messinscena dai due attori che ne furono protagonisti insieme ai loro colleghi e allievi, senza dimenticare l’incalzare della progressiva censura e della persecuzione politica che avrebbe portato alla loro morte (“Colpevole di essere attore” si dichiarò Zuskin durante il processo segreto in carcere e senza difensore) e alla chiusura del teatro.


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