Decolonizzare lo sguardo professionale su maternità, infanzie e migrazioni
Talk con Simona Taliani, docente di Antropologia dell’Infanzia presso l’Università di Torino
Ogni giorno chi lavora nei contesti educativi incontra famiglie con idee di infanzia e di cura differenti; i servizi legati alla cura educativa e allo sviluppo di apprendimenti propongono discorsi e pratiche che si alimentano di rappresentazioni sulla genitorialità – e in particolare sulla maternità – che non sono universalmente condivise. Le differenze e le specificità che incontriamo quando entriamo in relazione con famiglie transnazionali ci pongono di fronte a una serie di interrogativi: cosa succede quando il nostro immaginario di infanzia, diritti e cura pare non essere condiviso con la famiglia? come riconoscere i bisogni autentici delle famiglie della migrazione e farli entrare in dialogo con le aspettative “istituzionali”? è possibile immaginare pratiche capaci di decolonizzare lo sguardo professionale sulle forme della cura? quale il rischio di uno sguardo coloniale e asimmetrico nei discorsi sul materno e nelle pratiche interculturali?
Con questa iniziativa il Centro RiESco vuole affrontare in particolare il tema delle forme della maternità, della cura e dell’infanzia e lo fa portando a Bologna Simona Taliani, docente di Antropologia dell’Infanzia presso l’Università di Torino.
L’iniziativa è promossa dal Centro RiESco in occasione delle Settimane Pedagogiche.