regia di Leta Popescu (Romania)
Orario spettacoli:
- venerdì 14 gennaio 2022, ore 21.00
- sabato 15 gennaio 2022, ore 20.00
- domenica 16 gennaio 2022, ore 17.00
Un viaggio sul Danubio fa esplodere lo scontro tra vecchie e nuove generazioni sulle minoranze etniche, sul lavoro all’estero e sulle tematiche LGBT. “(In)correct” è il racconto dei giovani balcanici divaricata tra le aperture verso il futuro e i legami della tradizione, nel momento in cui diventano adulti. Nei conflitti con i genitori, chi ha ragione e chi ha torto? I ricordi condivisi sembrano essere il modo per stare insieme, ma se non ricordiamo la stessa cosa? Come possiamo continuare a volerci bene?
I conflitti esplodono durante uno dei più classici momenti di vita in Romania: il viaggio sul delta del Danubio, che è un luogo dall’atmosfera strana, dove tutto può accadere e dove realtà e fantasia si mescolano. In questa occasione il motivo scatenante degli scontri è il bisogno di soldi per l’acquisto di una casa, che è una vera ossessione nella società balcanica, attraverso cui emerge la spinta capitalista che invade il Paese. Il desiderio individuale, il desiderio familiare e il desiderio politico-sociale sono diversi nelle due generazioni ed entrano in rotta di collisione, arrivando a domandarci: cos’è “giusto” e cosa non lo è?
Nelle questioni entra anche il ruolo dell’attore, che qui Leta Popescu trasforma dando agli interpreti anche il ruolo dei tecnici: ma, si chiede la regista, “se l’attore assume queste funzioni, allora come si comporta il personaggio con un riflettore in mano? Anche se le cose sembrano semplici, la sovrapposizione di questi piani diventa molto complicata sul palco. Ed è delizioso per me far parte di una bizzarra sovrapposizione di piani”.
“(In)correct” fa parte della trilogia “Collage” con cui la drammaturga inserisce nel suo testo opere altrui: in “(In)visible” ha inserito opere di poeti romeni e ungheresi, in “(in)credible” ha lavorato con altri tre autori, e infine in “(In)correct” ha lavorato sulle improvvisazioni e i ricordi degli attori. Lo spettacolo è prodotto nell’ambito del programma “Gap. Narrazioni intergenerazionali” da Reactor, vivacissimo spazio teatrale di Cluj, con il quale Teatri di Vita inizia da quest’anno una collaborazione.
Prima nazionale
con Alexandra Caras, Cătălin Filip, Oana Mardare, Alina Mișoc, Emőke Pál, Paul Sebastian Popa, Lucian Teodor Rus, Doru Taloș
produzione Reactor