Poesia in forma di rosa

28 aprile 2022, 20:30 @ Teatro Auditorium Manzoni
Via de' Monari 2 Bologna

prima esecuzione assoluta del compositore Matteo D’Amico per celebrare il centenario della nascita di Pasolini | Stagione Sinfonica del Teatro Comunale di Bologna 2022

È dedicato a Pier Paolo Pasolini, a cent’anni dalla nascita, il concerto della Stagione Sinfonica 2022 del Teatro Comunale di Bologna in programma giovedì 28 aprile alle 20.30 all’Auditorium Manzoni. Diversamente da quanto già annunciato, a causa di una indisposizione il M° James Conlon non potrà dirigere il concerto. Data l’importanza simbolica di questo appuntamento, la Direttrice musicale Oksana Lyniv ha scelto di essere vicina al suo Teatro subentrando a Conlon e interpretando sul podio dell’Orchestra del teatro felsineo una pagina di musica nuova.
 

Per rendere omaggio allo scrittore, poeta e regista bolognese che ha segnato il panorama culturale del secondo Novecento, il Comunale ha commissionato al compositore Matteo D’Amico un brano che verrà eseguito in prima assoluta. Si tratta di Poesia in forma di rosa per soprano, voce recitante e orchestra.
 

Protagonista Fiorenza Cedolins, soprano che dagli anni ’90 – complice anche la vittoria del concorso “Luciano Pavarotti Voice Competition” nel 1996 – ha calcato i maggiori palcoscenici nazionali e internazionali: dal Metropolitan di New York all’Opéra di Parigi, dal Festival di Salisburgo alla Staatsoper di Vienna. Recentemente insignita del 51° Premio Puccini, la cantante si dedica con passione anche all’attività didattica: è la fondatrice e direttrice artistica della SOI Scuola dell’Opera Italiana. Accanto a lei la voce recitante dell’attore Roberto Latini, vincitore del Premio Ubu nel 2014 e nel 2017.
 

Nella seconda parte della serata Oksana Lyniv dirige inoltre la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 detta “Eroica” di Ludwig van Beethoven, presentata al pubblico al Theater an der Wien nel 1805. In questa pagina emerge in modo vivido la personalità di Beethoven, calato nella storia e negli ideali del suo tempo: è noto l’aneddoto sull’iniziale dedica dell’opera a Napoleone Bonaparte, poi distrutta a seguito della delusione per la sua incoronazione a Imperatore.