copertina di Les îles du Cap-Vert de la "découverte" à l'indépendance nationale (1460-1975)
Elisa Silva Andrade

Les îles du Cap-Vert de la "découverte" à l'indépendance nationale (1460-1975)

L'harmattan, 1996
Isbn: 2738436889  
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Comprendere i meccanismi di dominazione economica e di povertà significa scoprire le isole di Capo Verde attraverso un progetto coloniale esitante e privo di mezzi all'altezza delle sue ambizioni. Nell'area atlantica, Capo Verde è stata alternativamente integrata e respinta, a seconda degli interessi della metropoli portoghese. Inizialmente isole ricche (magazzino di schiavi africani destinati all'Europa e poi alle Americhe, produttrici di “grogue”, zucchero, perizomi e indaco) e base logistica per la navigazione transoceanica, furono rovinate dall'acquisizione portoghese delle compagnie di noleggio. Lo sviluppo del trasporto intercontinentale e il ritardo nella costruzione del porto di Mindelo diedero loro il colpo di grazia. L'emigrazione di massa (spontanea e/o forzata), soprattutto dei giovani, fu la soluzione di sopravvivenza dopo ripetute siccità e carestie. Lo studio storico-sociale dell'economia dell'arcipelago colloca Capo Verde nel suo ambiente naturale: il continente africano. La lunga lotta armata per l'indipendenza politica, insieme alla Guinea-Bissau, ne è la prova.

L’autrice: Elisa Silva Andradei è capoverdiana. È economista e storica. Dopo un lungo esilio, è tornata in patria e lavora come consulente per la cooperazione bilaterale e per le Nazioni Unite. Ha pubblicato o scritto vari articoli su Capo Verde e sull'Africa.

Testo in francese.