nell’ambito di progetto Pier Paolo Pasolini 1922/2022 a cura di ERT/ Teatro Nazionale
Repliche:
- 04/03/2022 ore 20:30
- 05/03/2022 ore 19:00
- 06/03/2022 ore 16:00
Ascanio Celestini ci guida in un ipotetico Museo dedicato allo scrittore, attraverso le testimonianze di uno storico, uno psicanalista, un autore, un lettore, un criminologo e un testimone che l’ha conosciuto.
Secondo l’ICOM (International Council of Museums) le cinque funzioni di un museo sono: ricerca, acquisizione, conservazione, comunicazione, esposizione. Come potrebbe quindi essere un museo Pier Paolo Pasolini? In una teca potrebbe essere esposta la sua prima poesia: di quei versi resta il ricordo di due parole “rosignolo” e “verzura”.
È il 1929. Mentre Mussolini firma i Patti Lateranensi, Antonio Gramsci ottiene carta e penna e comincia a scrivere i Quaderni dal Carcere.
E così via, come dice Vincenzo Cerami:
Se noi prendiamo tutta l’opera di Pasolini dalla prima poesia che scrisse quando aveva 7 anni fino al film Salò, l’ultima sua opera, noi avremo il ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismo fino alla metà degni anni ’70. Pasolini ci ha raccontato cosa è successo nel nostro paese in tutti questi anni.
Il Museo immaginato da Celestini prende vita in scena partendo da alcune domande: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto dobbiamo cercare? Quale dovremmo impegnarci ad acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperarlo da qualche magazzino, discarica, biblioteca o ufficio degli oggetti smarriti? Cosa siamo tenuti a fare per conservarlo? Cosa possiamo comunicare attraverso di lui? E infine: in quale modo dobbiamo esporlo?
Lo spettacolo rientra nell’ambito di progetto Pier Paolo Pasolini 1922/2022 a cura di ERT/ Teatro Nazionale
Durata: 120 minuti
il nuovo spettacolo di Ascanio Celestini
produzione Fabbrica srl
Il progetto è sostenuto dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo
Nell’ambito di progetto Pier Paolo Pasolini 1922/2022 a cura di ERT/ Teatro Nazionale