Due appuntamenti per raccontare Pier Paolo Pasolini attraverso il suo rapporto con la storia dell’arte
OMAGGIO A PASOLINI IN PINACOTECA
Due appuntamenti per raccontare Pier Paolo Pasolini attraverso il suo rapporto con la storia dell’arte
In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 1922 – Ostia, 1975), la Pinacoteca ospita due appuntamenti dedicati al rapporto che lega questo originale e dissacrante intellettuale con la storia dell’arte.
Pasolini ha posto al centro della propria creatività inquieta la contaminazione fra linguaggi diversi e la riflessione sui medium della comunicazione, che intendeva come teatro di una battaglia fra libertà e omologazione. Nelle sue opere sono molti i richiami, più o meno espliciti, a quadri e autori del passato oltre ad essere stato lui stesso pittore dotato di un espressionismo molto personale.
In questo contesto di indagine artistica sulla figura di Pasolini si collocano i due appuntamenti ospitati dalla Pinacoteca il 29 novembre e il 15 dicembre, realizzati nell’ambito delle iniziative PPP | 100 anni di Pasolini a Bologna promosse dal Comune di Bologna.
Martedì 29 novembre ore 19.00 aula Gnudi
Spettacolo
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito della Pinacoteca
www.pinacotecabologna.beniculturali.it
Fatti di Pier Paolo Pasolini e di Roberto Longhi
Soggetto di Eleonora Onghi
Sceneggiatura e regia di Luca Vivona
Con
Paolo Giuffrè – flauto
Remo Guerrini – viola
Eleonora Onghi – narrazione
Luca Vivona - nei panni di Roberto Longhi
Assistente alla regia – Giorgia Ho
Audio e luci – GMS Eventi
Pasolini raccontato attraverso l’incontro, che fu per lui cruciale, con Roberto Longhi, illustre storico dell’arte, suo professore a Bologna tra 1941 e 1942.
In quell’inverno di guerra, Pasolini seguì il corso dedicato da Longhi ai Fatti di Masolino e di Masaccio e più tardi ricordandolo scrisse: Se penso alla piccola aula (con banchi molto alti e uno schermo dietro la cattedra) in cui ho seguito i corsi bolognesi di Roberto Longhi, mi sembra di pensare a un’isola deserta, nel cuore di una notte senza più luce.
L’importanza del corso tenuto da Longhi fu quindi, per il poeta, esistenziale e il significato dell’incontro con il professore andò ben oltre quello tra studente e docente.
Pasolini, infatti, che pubblicava proprio in quegli anni la sua prima raccolta poetica, raccontò di essere stato “folgorato” da Longhi.
Lo spettacolo
Elemento dominante della scena è uno schermo, terreno comune a una lezione di storia dell’arte e a una sala cinematografica, che accoglie tanto le immagini dell’arte antica, quanto gli spezzoni dei film di Pasolini.
Un ruolo speciale nella narrazione è affidato alla musica che commenta dal vivo – con musiche in parte desunte dai film pasoliniani, e a cui il poeta era particolarmente legato – le sequenze cinematografiche e le varie fasi dello spettacolo. Paola Giuffrè al flauto barocco e Remo Guerrini alla viola costituiscono l’elemento che salda insieme i momenti del racconto.
Se Roberto Longhi è presente in scena, attraverso l’interpretazione di Luca Vivona, che dello spettacolo è anche regista, un leggío vuoto simboleggia la mancanza dolorosa e presente della figura di Pasolini.
Roberto Longhi parla attraverso le parole dei suoi scritti e commenta diapositive in bianco e nero, simili a quelle che furono proiettate nell’aula bolognese nell’inverno del 1941. Longhi si pone fisicamente in prossimità del pubblico a cui sta tenendo una lezione.
L’intera vicenda viene ricostruita e narrata da Eleonora Onghi, autrice del soggetto, in un dialogo costante con le immagini, con la musica e con gli interventi “d’epoca” di Roberto Longhi. Il risultato è una narrazione teatrale che inquadra in maniera non scontata l’opera e l’identità di Pier Paolo Pasolini e che ne restituisce lo spessore contaminando fra loro – con un procedimento veramente pasoliniano – linguaggi e forme di espressione diverse.
Giovedì 15 dicembre ore 17.00 aula Gnudi
Conferenza
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito della Pinacoteca
www.pinacotecabologna.beniculturali.it
Longhi, Pasolini, Arcangeli: il racconto dell’arte emiliana
Marco Antonio Bazzocchi
Professore ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea, Università degli Studi di Bologna