visita guidata
Un percorso per immagini curato dalla fotografa Irene Sarmenghi all'interno della Certosa, alla ricerca di assonanze tra simboli e poesia. Lungo il cammino incontreremo alcune delle opere che hanno colpito l'immaginazione dell'artista durante le sue numerose sessioni fotografiche all'interno del cimitero, ora Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
«(...) I monumenti che popolano la Certosa hanno una doppia valenza simbolica: rappresentano il passaggio tra il mondo terreno e un aldilà più o meno strutturato, dove regna la vita eterna o l’eterna dannazione, popolato di spettri, di angeli e di persone amate, ma rappresentano anche la soglia tra passato e presente. Ciascuno di questi monumenti assorbe la cultura, le speranze ed i valori, non solo individuali ma anche dell’intera società, in un determinato momento storico, e racchiude una riflessione su quel sistema di valori in cui si riconosce e sul quale si struttura, forse anche per condividerlo con le generazioni future. L’iconografia dei monumenti funebri rispecchia la società e quindi cristallizza i gusti e le tendenze del momento; (...) I teschi, le teste di cherubini alati, le urne, le colombe e i tanti altri emblemi riportati sulle lapidi sono simboli inizialmente destinati a ricordarci il legame tra la vita e la morte, ovvero il breve passaggio nella vita terrena, e al contempo un buon auspicio per il viaggio verso l’aldilà. Col passare del tempo, il simbolo diventa più elaborato e le raffigurazioni iniziano ad essere più personalizzate suggellando il ricordo del defunto rappresentandone la cultura di appartenenza e valorizzandone la personalità. Anche in poesia “amore”, “vita” e “morte” hanno, da sempre, ispirato narratori e poeti che con parole e pensieri offrono una percezione diversa dell’infinito, dell’assenza, dell’ignoto e di tutto ciò che fa parte del mistero ultimo della vita. (...) Durante le mie visite all’interno della Certosa, percorrendo portici e chiostri, campi e recinti la mia attenzione si è focalizzata sulla moltitudine e sulla diversità dei simboli posti su tombe e lapidi spesso accompagnati da epigrafi e frasi poetiche. La ricerca dei significati dei simboli e la lettura dei testi incisi mi ha riportato alla mente i versi di poeti studiati molto tempo fa. Partendo dalla ricerca e documentazione fotografica del simbolo e del suo significato è nato questo progetto fotografico che ha l’ambizione di mostrare l’assonanza tra simbologia funeraria e poesia (...).» Irene Sarmenghi
Visita guidata a cura di Museo civico del Risorgimento.
Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria a museorisorgimento@comune.bologna.it.