Esercizi d’immaginario per corpi adolescenti
Repliche:
27 e 28/05/2022 ore 18:00 e 20:30
Corpo, parola, coreografia. Adolescenti tra i 14 e i 21 anni portano in scena la propria storia, in un’avvincente scrittura intima che anima lo spazio e “alza la voce” raccontando un’intera generazione.
A partire dall’opera musicale Prélude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy, una piccola comunità si risveglia.
Tell Me a Story è il risultato di un progetto di formazione di scrittura scenica condotto con giovani tra i 14 e i 21 anni. Lungo intensi mesi di lavoro, Balletto Civile ha seminato un terreno di confronto con una generazione che ha molto da raccontare: la relazione corpo-voce si è unita a un percorso di “auto-drammaturgia”, per riflettere su temi legati alla necessità espressiva dei partecipanti.
I giovani corpi riprendono possesso dello spazio che li circonda e costruiscono insieme, in una scrittura originale, un pensiero critico sul tempo che li accoglie. Il corpo si fa testimone delle riflessioni sul lavoro, sul futuro, sul vuoto mostrando una sorprendente sete di risposte, con la grande potenza fisica e immaginifica che irrompe dal quotidiano.
Balletto Civile
Michela Lucenti fonda Balletto Civile nel 2003, progetto artistico nomade animato da una forte tensione etica. L’équipe si caratterizza per la ricerca di un linguaggio scenico totale, privilegiando l’interazione tra teatro, danza, canto dal vivo originale e una profonda relazione tra gli interpreti. Gli spettacoli di Balletto Civile hanno molteplici ispirazioni che vanno dalla rilettura, spesso irriverente, dei grandi classici del Teatro, della Danza e della Musica, passando dalla drammaturgia originale di autori italiani alla messa in scena di grandi autori stranieri. In questi anni Balletto Civile ha ricevuto, tra gli altri, diversi riconoscimenti per il proprio lavoro tra cui il Premio ANCT, Premio Internazionale Roma Danza, Premio Hystrio Corpo a Corpo, Premio Danza&Danza e Premio Rete Critica.
Tell Me a Story costituisce, insieme agli spettacoli Il paradiso perduto di Antonio Viganò e C’è vita su Venere di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, il prologo di Carne, il focus dedicato alla drammaturgia fisica curato da Michela Lucenti per ERT / Teatro Nazionale.
Progetto di formazione a cura di Balletto Civile
ideazione coreografia Michela Lucenti/Balletto Civile
assistenza alla creazione Monica Bianchi
danzato, scritto e creato da Ana Baldoni Rodrigues, Davide Bernardi, Michele Calcari, Asia Ciaffardoni, Eva Failla, Confident Frank, Thomas Justomi, Seit Kibja, Federico La Manna, Sofia Lipparini, Emma Moruzzi, Sara Sceusi Trà, Adele Verri, Matilda Verole Bozzello, Francesco Zangrillo
coordinamento creativo Maurizio Camilli, Alessandro Pallecchi Arena, Emanuela Serra, Giulia Spattini
coach Elena Ballestracci
promosso da ERT / Teatro Nazionale